Ci sottoporremo a un test per la fertilità


Fecondità e fertilità sono la stessa cosa?

I due termini si riferiscono a concetti tra loro differenti. La fecondità definisce la capacità di riprodursi e concepire uno o più bambini. Questo termine si applica più frequentemente alla donna che non all’uomo.
La fertilità corrisponde invece all’attitudine della coppia a concepire un bambino. Questa condizione interessa indistintamente uomo e donna.

Quando si può diagnosticare un problema di fertilità nella coppia?

Si usa ritenere che il tempo necessario a condurre positivamente a termine il concepimento corrisponda in media a 4 cicli (4 mesi) per una coppia la cui età si collochi intorno ai 25 anni: per ciascun ciclo, la coppia ha un 25% di possibilità di concepire una gravidanza.
Da un punto di vista medico, si parla d’infertilità laddove una coppia in cerca di un figlio non abbia avuto una gravidanza dopo circa 2 anni di tentativi, malgrado rapporti regolari, con penetrazione ed eiaculazione, senza lavaggio vaginale dopo il rapporto e in assenza di contraccezione.

Si tratta di un problema frequente?

Sì. Ogni anno, in Italia, 500.000 coppie consultano il proprio medico per richiedere assistenza al concepimento. Si stima che circa 1 coppia su 7 consulti a tal fine un medico e che 1 su 10 si sottoponga a un trattamento.

La fertilità di una coppia può modificarsi nel corso del tempo?

Sì. La fertilità diminuisce progressivamente con gli anni.

A 30 anni, una donna che desidera un figlio ha il 75% delle possibilità di vedere il suo desiderio esaudito in capo a un anno.
A 35 anni, una donna che desidera un figlio ha il 66% delle possibilità di vedere il suo desiderio esaudito entro un anno.
A 40 anni, una donna che desidera un figlio ha il 44% delle possibilità di vedere il suo desiderio esaudito entro un anno.
Proprio per questo, è importante consultare un medico non appena si sospetti un problema di fertilità. Occorre parlarne con il proprio medico.

Quando occorre sottoporsi a un test?

Si ritiene che, trascorsi 2 anni nei quali si siano consumati rapporti regolari e non protetti senza tuttavia che questi ultimi siano sfociati in gravidanza, una coppia possa sottoporsi a un test dell’infertilità o dell’ipofertilità (fertilità ridotta).
Tuttavia, nel caso in cui la donna abbia superato i 35 anni e in presenza di una patologia nota dell’apparato genitale a carico di uno dei membri della coppia, il test può essere eseguito precocemente.

Che cos’è il test della fertilità?

Nel caso in cui il medico ipotizzi un problema di fertilità nella coppia, potrà prescrivere un test della fertilità. Il test dovrà essere effettuato per ciascun membro della coppia.
Il primo test viene effettuato sull’uomo. Il test include uno spermiogramma che analizza la quantità e la presenza di spermatozoi nello sperma e una spermiocoltura alla ricerca di eventuali infezioni.
Il test effettuato sulla donna può includere un’analisi del tracciato della temperatura basale, dosaggi ormonali, prelievi vaginali, biopsie, radiografie dell’utero…
Talvolta, l’esame può essere completato da un cariotipo (analisi del patrimonio genetico) o da una sierologia (ricerca nel sangue di un’infezione genitale) per ciascun membro della coppia.

Quali sono i trattamenti consigliati?

A seconda della causa della sterilità, è possibile intraprendere diversi trattamenti.
Il problema può essere approcciato in più modi:

Un trattamento ormonale (stimolazione dell’ovulazione…).
Un trattamento chirurgico (volto al ripristino di tube danneggiate o malformazioni uterine…).
Un’inseminazione intrauterina in caso di problemi a livello del muco cervicale.
Una fecondazione in vitro, tramite la quale si tenta di accoppiare spermatozoi e ovociti (della coppia o di eventuali donatori) onde ottenere un embrione che sarà poi reimpiantato nella cavità uterina.
Un’ICSI (IntraCytoplasmic Sperm Injection) in presenza di problemi degli spermatozoi in termini di qualità o quantità. Questa tecnica consiste nel fecondare direttamente in vitro un ovocita introducendovi un solo spermatozoo.
Donazione di sperma, in caso di sterilità maschile conclamata.
Donazione di ovociti, indicata in assenza di produzione di ovociti da parte della donna o di ripetuti tentativi falliti di FIV.
Donazione di embrione. Si tratta di una prassi molto rara e attuata solo in caso di sterilità maschile conclamata associata a sterilità femminile per insufficienza ovarica totale.
È importante che ognuno dei componenti della coppia proceda al test della sterilità prescrittogli dal medico onde identificare con precisione la causa e procedere al trattamento più idoneo. Contrariamente a quanto si pensi, gli uomini sono responsabili quanto le donne dei problemi di fertilità della coppia.

I trattamenti contro la sterilità sono di norma lunghi e impegnativi.
Esistono svariate associazioni formate da persone che hanno dovuto affrontare questo difficile percorso e presso le quali è possibile ottenere informazioni utili ed un valido supporto.

Redazione a cura di “Malice & Co. (Francia)”. Traduzione e revisione a cura del Dott. Fabio Pilato.

Data pubblicazione: 24/03/11